Lingua e lingue nel teatro italiano a fine millennio

Paolo Puppa
Lingua e lingue nel teatro italiano a fine millennio
alla Biblioteca Nazionale Marciana.
Libreria Sansoviniana, ingresso da Piazzetta San Marco 13/a
Verrà inoltre presentata la recentissima pubblicazione L’italiano e il teatro, a cura di Maria Enrica Lanfranchi.

La conferenza  “Lingua e lingue nel teatro italiano a fine millennio” di Paolo Puppa, già ordinario di storia del teatro a Ca’ Foscari e commediografo-performer, presenta un’agile mappatura della drammaturgia nostrana vista attraverso la prospettiva linguistica. Si parte dalla rivoluzione futurista, rilanciata poi dalle neo avanguardie degli anni ’60, si passa  attraverso le escursioni dialettali in connessioni coi registri poetici (vedi Antonio Tarantino), sino all’esplosione dei monologhi di narrazione tra Ascanio Celestini e Marco Paolini. A conclusione, lo studioso recupera alcuni  frammenti dei propri copioni.  

Paolo Puppa, già ordinario di storia dello spettacolo all’Università di Venezia e direttore del dipartimento delle arti, ha alle spalle volumi su Pirandello, Fo, Rosso di San Secondo, Ibsen, D’Annunzio, Goldoni, Storie della messinscena e della drammaturgia, monografie su attori come Baseggio, su registi come Brook e sul monologo. Come coeditor, ha diretto per  Cambridge U. P. nel 2006 The History of the Italian Theatre, per Routdlege nel 2007  Encyclopedia of the Italian Literature, per Cambridge Scholars nel 2013 Differences on stage, premiato col George Freedley Memorial Award. Nel 2014, La Serenissima in scena: Da Goldoni a Paolini (ETS). Attualmente collabora al Dizionario biografico degli italiani. Co-dirige altresì la rivista Archivio d’Annunzio. Come commediografo, ha all’attivo molti copioni, pubblicati, tradotti e rappresentati anche all’estero, tra cui La collina di Euridice (premio Pirandello ’96) e Zio mio (premio Bignami-Riccione ’99). Si ricordano, in particolare Famiglie di notteVenire, a VeneziaCronache veneteLe commedie del professore e il recentissimo Altre sceneCopioni del terzo millennio.  Sempre nel 2006 ha ottenuto il premio come autore dall’Associazione critici di teatro per Parole di Giuda da lui stesso interpretato. Nel 2008 ha vinto il premio teatrale Campiglia marittima con Tim e Tom. Nel 2015, il romanzo Ca’ Foscari dei dolori (Titivillus). Infine, nel 2018 ha vinto il premio nazionale Ugo Betti, dedicato ai terremotati, con Scosse in famiglia e agli inizi del 2019 il premio per la critica teatrale intitolata a Rosso di San Secondo, Marionetta d’argento.

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